Bolle di Malto 2024 a Biella

Il 2024 vedrà l’ottava edizione per Bolle di Malto a Biella,  prevista da lunedì 26 agosto a lunedì 2 settembre, nota per essere una della manifestazioni più seguite d’Italia con oltre 100mila visitatori nel 2023.

Anche quest’anno la rassegna si svolgerà in due parti, da lunedì 26 a mercoledì 28 si svolgerà una prima parte dedicata ad incontri tematici, come la presentazione della Guida Alle Birre d’Italia di Slow Food, degustazioni e anche la cena di gala di mercoledì 28.

Invece da giovedì 29 a lunedì 2 settembre si terrà in Piazza Martiri della Libertà e piazza 1° Maggio si terrà la Rassegna Nazionale dei Birrifici Artigianali, che porterà i visitatori in un tour attraverso la birra artigianale italiana.

I birrifici presenti saranno 22, tutti con uno stand dedicato, per un totale di oltre 400 etichette presenti con nomi come Altavia, Azienda agricola Lavino Zona, Basei, Beer in, Birra Perugia, Birrificio Curmayuer, Birrificio degli Ostuni, Birrificio del Vulture, Birrificio Fermento, Canediguerra, Croce di Malto, Eastside, Elvo, Grado Plato, La Villana, Okorei, Otus, piccolo Birrificio Clandestino, Rabel, Retorto, Soralamà, Un Terzo e per il food ci saranno  oltre 20 cucine di strada pronte a soddisfare ogni esigenza.

Non mancherà la musica, infatti si alterneranno sul palco artisti locali, emergenti e nazionali, con novità di quest’anno il Bolle di Malto Sour Jazz, una serie di degustazioni di birre sour seguite da un concerto jazz che si terranno da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre in Piazza del Monte.

I primi abitanti di Biella furono i celti, a cui nel IX secolo subentrano i Romani.

Già dal XIV secolo Biella era sotto il dominio sabaudo, ma la sua storia è strettamente legata all’industria tessile, che si sviluppò a partire dal 1800.

La città è oggi è un centro chiave del mercato internazionale della lana, grazie alla posizione geografica e la ricchezza di acque.

Il cuore della città è il quartiere Piazzo, borgo medievale che corrisponde alla parte alta della città, raggiungibile con una funicolare, con la piazza Cisterna, una volta sede del Comune e del mercato, con il Palazzo dei Dal Pozzo, i portici medievali e casa dei Teccio, una delle case più suggestive della città, oltre alla chiesa romanica di San Giacomo e il il Palazzo Gromo di Ternengo, originario del XVI secolo e restaurato nell’800.

In Piazza Duomo c’è il Duomo di Biella, degli inizi del XV secolo, che conserva all’interno pregevoli resti di pitture del XV-XVI secolo e li si erge il Battistero, una delle costruzioni più significative del romanico piemontese, costruito tra VII e XI secolo, a pianta centrale con quattro absidi semicircolari scandite da lesene.

Altra chiesa interessante è la Basilica di San Sebastiano, un esempio di architettura rinascimentale, modificata però pesantemente nell’Ottocento, che conserva opere di Rodolfo Morgari, Bernardino Lanino e Defendente Ferrari.

Il Museo del territorio è ospitato nel chiostro dell’ex monastero di San Sebastiano ed è diviso in cinque sezioni, del territorio, egizia, storico-artistica, del lavoro e archeologica.

Biella vanta interessanti esempi di architettura industriale, come l’ex lanificio Trombetta o l’ex lanificio Sella, entrambi dell’Ottocento e situati sui lati del torrente Cervo.

Da vedere è anche il Parco della collina di San Gerolamo, dove si trova Villa Sella, ex monastero dei Gerolamini, e l’adiacente chiesa, che custodisce uno dei cori più belli del Piemonte, frutto dell’arte dell’artista Evangelista da Cremona.

Una delle migliori birre italiane, la Menabrea, è prodotta proprio a Biella sin dalla metà dell’800.

Vicino a Biella c’è la Riserva naturale del Parco della Burcina-Felice Piacenza,  con una  particolare collezione di rododendri, che in primavera presentano uno spettacolo unico.

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