Baveno Book Sunday 2024

Nella suggestiva ambientazione del giardino di Villa Della Casa, Baveno proporrà  un pomeriggio di iniziative legate ai libri e non solo, grazie alla collaborazione della famiglia Bionda-Mussi.
Dalle 14 alle 19 si terrà un’esposizione e vendita di libri usati e fuori catalogo e alle 15 verrà presentato il libro La via del Marmo con l’autrice Silvia Tenderini, (Monterosa editore) sul  viaggio  del marmo dal Lago Maggiore a Milano, che inizia al tempo dei Visconti e che dura fino ai nostri giorni.

Grande protagonista è il Duomo di Milano, simbolo della città lombarda che proprio dalle sponde del Lago Maggiore trae la materia che è parte essenziale della sua bellezza e della sua maestosità.

Si tratta di un viaggio a piedi ma anche nella storia, perché camminando c’è più tempo per ascoltare i luoghi e ciò che raccontano.

Il libro comprende le descrizioni delle singole tappe, a cura di Umberto Gallo, con le illustrazioni di Erica Segale.

Silvia Tenderini ha studiato archeologia ed è stata consulente del Museo Archeologico Giovio di Como e ha partecipato a numerosi scavi archeologici, oltre ad essere l’autrice di numerosi libri di storia e di cammino.

Alle 16 si terrà il concerto Viaggio in America con Giovanni Albini, per ukulele solo.

La proposta musicale vuole sottolineare uno dei filoni tematici della stagione La pietra racconta 2024, quello del viaggio in America, che sarà coronato da un convegno internazionale nel prossimo autunno, dedicato all’emigrazione degli scalpellini bavenesi nel distretto del granito americano a Barre (Vermont) per i festeggiamenti per il decennale del Museo Granum.

Il repertorio ripercorre la storia dello strumento attraverso musica tradizionale hawaiana e americana, arrangiamenti e trascrizioni di musica classica e leggera e musica originale per ukulele, proposta su preziosi strumenti moderni e d’epoca.

Tra di essi c’è un prezioso ukulele dell’artigiano italiano Nicola Turturro, emigrato da Roma a New York ai primi del Novecento.

Alle 17 si terrà la presentazione del libro Ville, case, alberghi a Baveno – dal Romanticismo alla Belle Époque con l’autore Leonardo Parachini (editore Museo Granum/Comune di Baveno) storico e ricercatore d’archivio, scrittore di numerosi volumi e articoli sulla storia verbanese, particolarmente riferita agli ultimi secoli, che a partire dal 2022 ha curato per il Museo Granum di Baveno le ricerche confluite nelle mostre temporanee dedicate alle ville, alle case dipinte e agli alberghi.

Ora tutto il materiale raccolto è stato organizzato in una guida che, con schede di approfondimento di 35 edifici, ne racconta la storia costruttiva e le vicende collegate ai personaggi che le hanno costruite, decorate, abitate e frequentate.

Dalle 18 grazie alla collaborazione con la famiglia Bionda-Mussi verrà proposto un aperitivo con sottofondo musicale a cura di I bellissimi dischi di Ornavasso.

Villa Della Casa venne progettata nel 1879 da Nicola Della Casa, imprenditore nel settore lapideo, su disegno dell’architetto ticinese Augusto Guidini, che l’anno seguente creò  Villa Scagliola a Pallanza e successivamente l’ampliamento di Villa La Crocetta, oggi Villa Taranto, sempre a Pallanza.

Durante i lavori di costruzione, tra committente e progettista ci furono più di un attrito a causa delle lentezze dell’architetto nel presentare gli elaborati delle parti decorative e nel seguire i lavori del cantiere e  Della Casa, esasperato, alla fine disegnò di suo pugno i frontoni della casa.

L’edificio di tre piani, l’ultimo dei quali mansardato, è decorato nel sottotetto con finimenti in legno, che insieme alle balaustre, richiamano vagamente uno chalet, parte di uno stile architettonico questo molto in voga in quegli anni sul lago Maggiore.

Inoltre, come molte altre dimore di industriali, il giardino della residenza padronale confinava con i fabbricati adibiti alle attività lavorative, in questo caso con i magazzini, dato che il motto di Nicola Della Casa era “Labor prima Virtus”, che volle inciso nella pietra sulla fronte della villa verso la strada e decorò le facciate con tondi in terracotta raffiguranti personalità della storia e della cultura italiana.

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