Frivole del Tabarin a Cannero Riviera

La Rete Museale Alto Verbano per la rassegna di attività Musei e cultura tra lago e monti, che gode del sostegno dell’Unione del Lago Maggiore e della Fondazione Comunitaria VCO, in collaborazione con gli Amici del Museo e la Pro Loco di Cannero Riviera,  propone un appuntamento nell’incantevole giardino di Villa Laura, sede del Museo etnografico di Cannero Riviera, con il concerto Frivole del Tabarin al teatro varietà, che si terrà sabato 20 luglio alle 21.

L’orchestrina Tabarin, composta da Silvia Padulazzi cantante/narratrice, Fabio De March al basso, Andrea Cocco alla batteria/percussioni e Romano Ricca alla tastiera in un’ora e mezza racconterà  la storia del varietà dai primi anni del secolo scorso sino al musical americano.

Villa Laura è di proprietà comunale, è adibita a residenza per gli anziani del paese e ospita al primo piano il Museo Comunale di Tradizioni Locali, nato nel 1981 grazie ad un’idea degli insegnanti e alunni della scuola media di Cannero Riviera, sull’Alto Lago Maggiore.

All’interno del museo, Villa Laura raccoglie attrezzi tradizionali della pesca, strumenti di attività contadine e dell’artigianato del legno e del ferro, documenti relativi allo Spazzolificio Verbania, la ricostruzione di una antica cucina contadina e testimonianze della vita comunitaria del passato.

Nella prima sala sono trattati alcuni aspetti della vita sociale, come  la scuola e l’asilo, il costume di una volta, giochi e passatempi, l’associazionismo sportivo e musicale e nella seconda, che ricostruisce una vecchia cucina, vengono approfonditi i temi della vita quotidiana e delle attività domestiche attraverso le vecchie stoviglie, il grande camino, gli oggetti della camera da letto, le ghiacciaie, gli strumenti per cucire, stirare, filare e tessere.

Una terza sala è dedicata ai mestieri tradizionali, tra gli strumenti del falegname, del boscaiolo, del fabbro, gli attrezzi dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca e l’ultima sezione sviluppa il tema della produzione che caratterizzò Cannero nella seconda metà del XIX e nella prima metà del XX secolo: l’industria delle spazzole.

Il Museo etnografico propone ai visitatori anche percorsi per conoscere la Cannero di un tempo, dov i  punti di maggior interesse sono stati segnalati ed arricchiti di pannelli didattici che permettono di approfondirne la storia come  l’ex Spazzolificio, la Chiesa di San Giorgio Martire, il Ponte della Vittoria, la Piazzetta degli Affreschi, l’Imbarcadero, il Porto vecchio e nella frazione di Oggiogno l’antico Torchio e la Grà per l’essiccazione delle castagne.

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