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Il Piemonte Nord tra sfide e opportunità

Nel 2023, il Piemonte Nord ha affrontato un anno complesso, segnato dalle conseguenze di tensioni geopolitiche e conflitti militari che hanno inciso profondamente sull’economia globale, con interruzioni nelle catene di fornitura e un PIL nazionale cresciuto solo del +0.9%.

Il quadro generale, caratterizzato da un’inflazione del +5.7% e un aumento dei consumi nei servizi (+3.8%), ha visto il comparto terziario del Piemonte Nord vivere un andamento contrastante.

Imprenditoria in contrazione

Nel 2023, il tessuto imprenditoriale del Piemonte Nord ha registrato una lieve contrazione, con una riduzione delle unità locali del -0.5% rispetto al 2022, in particolare nel settore del commercio.

Quest’ultimo ha subito un ulteriore calo del -2.5%, principalmente nell’ingrosso (-5.1%). Tuttavia, il turismo e i servizi hanno mostrato una timida crescita rispettivamente del +0.6% e +0.8%, a conferma di una maggiore resilienza di questi settori.

Nonostante queste flessioni, le aziende del terziario rimangono la componente più importante dell’economia locale, rappresentando quasi due terzi delle imprese attive.

Domanda di lavoro in ripresa

Parallelamente al calo dell’imprenditoria, la domanda di lavoro ha registrato un’inversione di tendenza dopo un primo semestre difficile.

Nel complesso del 2023, si è assistito a una crescita degli avviamenti del +4.7%, con una particolare concentrazione nel terziario (+4.8%). Il settore ha beneficiato di 108.444 nuovi contratti, un incremento significativo rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019 (+16.9%).

La forza lavoro nel terziario si è caratterizzata per una prevalenza di lavoratori italiani (80.1%) e una forte presenza femminile (55.7%).

Dal punto di vista anagrafico, i giovani fino a 34 anni hanno rappresentato quasi la metà delle nuove assunzioni (49.5%).

Le forme contrattuali più diffuse sono state il tempo determinato (45.4%) e il lavoro somministrato (20.7%), con una crescita anche del tempo indeterminato (+3.7%).

Differenze territoriali

Analizzando il dettaglio provinciale, si osserva che tutte le province del Piemonte Nord hanno mostrato andamenti simili.

In particolare, Novara ha visto una lieve crescita delle unità locali del terziario (+0.02%), mentre Biella e Vercelli hanno subito cali rispettivamente del -1.3% e -1.1%. La provincia del Verbano Cusio Ossola (VCO) ha mantenuto una relativa stabilità (-0.1%).

Nel VCO, il settore turistico ha registrato una crescita significativa, con un aumento delle unità locali del +1.7%, trainato soprattutto dagli “Alberghi e strutture ricettive” (+7.0%). Il commercio, invece, ha visto un calo del -2.8%, superiore alla media regionale.

Il futuro del terziario

Nonostante le difficoltà, il terziario del Piemonte Nord continua a svolgere un ruolo cruciale nell’economia locale. L’aumento della domanda di lavoro e la crescita, seppur timida, in alcuni settori indicano una ripresa in corso.

Tuttavia, il futuro dipenderà dalla capacità delle imprese di adattarsi alle nuove dinamiche economiche e di sfruttare le opportunità di crescita, soprattutto nei servizi e nel turismo.

Lo studio è stato realizzato dall’Ente Bilaterale Terziario delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, con il supporto del Centro Studi sul Piemonte Nord, illustrato dal Professor Alessandro Minello dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per il Centro Studi sul Terziario del Piemonte Nord e dal presidente dell’Ente Bilaterale Terziario, Luca Trinchitella.

Le analisi sono state condotte utilizzando dati provenienti dal sistema informativo Infocamere e dalla Regione Piemonte, con un focus sull’andamento del settore terziario nel 2023 e sull’evoluzione della domanda di lavoro nell’area del Piemonte Nord.

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