Il salame del Papa, dolce pasquale dei Piemonte
Il salame del Papa è un salame di cioccolato tipico della pasticceria piemontese, che un tempo le donne di casa preparavano in inverno o per la Pasqua e lo servivano agli ospiti con un bicchierino di Marsala secco.
Molti sostengono che fosse un dolce tipico dell’Epifania, portato in dono dalla Befana, ma altri invece lo definiscono un dolce pasquale, da gustare dopo il digiuno quaresimale.
Oggi il salame del Papa è molto apprezzato da grandi e piccini, infatti è semplice da preparare e di bell’effetto scenico, oltre ad essere adatto a moltissime occasioni, perfetto per riutilizzare gli avanzi in dispensa come biscotti secchi, cacao, nocciole.
Per preparare il salame di cioccolato o salame del Papa, servono innanzitutto le nocciole Piemonte IGP, che non possono ma mancare in un dolce tipico piemontese.
Inoltre serviranno anche i biscotti secchi, che devono essere sbriciolati grossolanamente insieme alle nocciole, cacao amaro, un bicchierino di rum o di Marsala, un tuorlo d’uovo, zucchero e burro., poi occorre legare bene gli ingredienti tra di loro per ottenere la giusta consistenza.
Dopo aver dato all’ impasto la forma di un salame, questi deve essere cosparso di zucchero a velo ed essere ben sigillato nella carta stagnola.
Il salame del Papa va poi conservato in frigorifero tutta la notte, prima di essere tagliato a fette e servito a tavola, il giorno dopo.
Non è ben chiaro il motivo per cui questo dolce sia stato chiamato salame del Papa, c’è chi sostiene che il nome derivi da quando si mangia bene si dice alla fine che “Ho mangiato da Dio” o “Ho mangiato come un Papa”.
Altri dicono che l’origine del nome sia da attribuire alla bontà del dolce, al punto di essere degno della tavola papale.
Una terza teoria ancora sostiene che il dolce sia chiamato così perché fu creato per aggirare i divieti quaresimali che obbligavano a non mangiare la carne e il salame del Papa, avendo la stessa forma ma non essendo di carne, poteva avere l’approvazione della Chiesa.
