Parole per amare, parole per pensare

In occasione del 350° anniversario della Parrocchia di San Pietro Apostolo di Gravellona Toce
mercoledì 24 luglio alle 21, presso il Giardino della Casa Parrocchiale in Via XX settembre,  si terrà il concerto corale Parole per amare, parole per pensare, dove il coro Unincantodargento proporrà  una gioiosa alternanza di canti a Maria e filastrocche musicate tratte dalle raccolte di Gianni Rodari.

Dirigerà il Maestro Paolo Lombardo, mentre accompagnerà al pianoforte il Maestro Giovanni Cerutti.

Sarà inoltre aperta e visitabile la mostra La parrocchiale di San Pietro apostolo: storia, arte, devozione che racconta attraverso manufatti d’arte e documenti storici le origini della chiesa gravellonese, il suo essere  parrocchia dal 1674 e i successivi sviluppi fino alle soglie dei giorni nostri.

La mostra continuerà ad essere aperta nel corso dell’estate tutti i mercoledì sera dalle 20.30 e l’ingresso libero, con offerte a sostegno di restauri e manutenzione dei beni artistici della parrocchia.
Ritrovamenti di selci lavorate attestano la presenza di insediamenti preistorici nel territorio dell’attuale Gravellona Toce, dove le tribù autoctone composte da Liguri Leponzi si fusero nel V secolo a.C. con gli invasori Celti, dando vita a un antico nucleo abitativo stanziale.

I Celti vennero poi scalzati dai conquistatori romani nel 200 a.C.,  che vi costruirono un vero e proprio borgo, punto di transito e fiorenti commerci.

Durante l’Alto Medioevo la zona venne  coinvolta nei fermenti storici legati alle guerre tra il Papato e l’Impero e alle lotte tra Guelfi e Ghibellini, in un periodo caratterizzato da episodi cruenti, distruzioni e saccheggi.

Con la Seconda Guerra Mondiale Gravellona, come il resto dei territori circostanti, fu al centro degli eventi legati alla Resistenza.

La Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo si trova nel centro dell’abitato di Gravellona e risale al XII secolo, venne a più riprese ampliata con diversi interventi nel corso dei secoli, presenta una facciata edificata nella prima metà dell’Ottocento in stile neo-rinascimentale e progettata dall’architetto Pompeo Azari, originario di Pallanza.

A completamento della facciata fu  realizzato il campanile costituito da un basamento in blocchi di granito rosa di Baveno, da un corpo centrale e da una cupoletta, disegnata nel 1930 dal geometra Rovida e posta sopra alla cella campanaria.

Le decorazioni interne vennero rifatte agli inizi del Novecento dal pittore Pietro Borzoni, mentre la chiesa è a tre navate, divisa da pilastri con volte a crociera e sulle navate laterali, oltre agli altari posti nelle testate, si aprono quattro cappelle laterali.

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